Le narrazioni in rete come forma di espressione di sé e di conoscenza
Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, il nostro modo di raccontare e di raccontarci è cambiato notevolmente. La nostra specie si è distinta nel corso della storia anche per le proprie abilità di storytelling: le storie che abbiamo raccontato ci hanno aiutato a sopravvivere nell’ambiente. Cosa sono le abilità narrative, e quale ruolo hanno nello sviluppo psicologico dell’individuo e della specie? Attraverso il pensiero di vari autori, tra cui Jerome Bruner, scopriremo in che modo le abilità narrative abbiano favorito la trasmissione delle nostre conoscenze di generazione in generazione. La continua costruzione del significato della nostra esistenza è stato il processo psicologico che ha permesso nei secoli lo sviluppo delle arti, della scienza, del progresso tecnologico, che oggi procede a una velocità mai raggiunta finora. Lo sviluppo delle tecnologie, in particolar modo quelle dei social media, coinvolge le nostre modalità comunicative e le nostre capacità narrative. Se vogliamo conoscere meglio noi stessi, è indispensabile cercare di capire in che modo la rete e le nostre capacità narrative si influenzano reciprocamente. Questo incontro cerca di far luce su come utilizziamo le nostre abilità narrative in rete e i relativi correlati cognitivi e psicologici, ad esempio per raccontare qualcosa di noi, oppure per usare le narrazioni altrui allo scopo di prendere decisioni (credere o non credere alle notizie, valutare l’affidabilità delle fonti, fidarsi o no di una recensione…). Verranno inoltre descritte le possibili implicazioni psicologiche nell’individuo e nella società legate al rapporto con la tecnologia.