La teoria polivagale: senso di sicurezza e connessione

Le ricerche scientifiche degli ultimi decenni, in particolare quelle neuroscientifiche, stanno sempre più aiutandoci a capire come funzioniamo.
Uno dei contributi più interessanti, anche se poco conosciuti, è quello di Stephen Porges con la sua “Teoria Polivagale”.
Grazie ai suoi studi, questo ricercatore ha messo in evidenza l’importanza per noi umani di sentirci al sicuro nell’ambiente e nelle relazioni per funzionare al meglio, soprattutto sul piano sociale.

Quando il nostro sistema nervoso autonomo, in modo autonomo e involontario, decodifica l’ambiente come sicuro per noi (ambiente inteso sia in senso fisico che relazionale/psicologico), potranno emergere comportamenti socialmente adeguati che ci permettono di entrare in relazione con gli altri in modo sereno, rilassato, positivo, favorendo così la costruzione di buone relazioni e più in generale star bene e mantenerci in equilibrio.

Quando non ci sentiamo al sicuro, il nostro sistema nervoso autonomo, in modo involontario, si attiva facendoci mettere in campo comportamenti che sono fuori dal nostro controllo volontario e che mirano a garantire, a qualsiasi costo, la sopravvivenza (fisica e/o psicologica).
Ciò significa che potremmo attuare degli “agiti”, socialmente inadeguati, ma che “sono più forti di noi”. Ovvero, siamo in balia del nostro istinto di sopravvivenza il quale, in modo adattivo, cerca di fare il meglio che può per tenerci al sicuro.

 

Organizzatore

Accorsi Stefania Psicologa Psicoterapeuta