I sentimenti e i bisogni dentro le parole che diciamo: comunicazione empatica non violenta

Siamo soddisfatti del modo in cui comunichiamo? Riusciamo a farci intendere così come vorremmo? Riusciamo ad intendere l’altro nelle sue intenzioni? Il linguaggio che abbiamo imparato è ricco di giudizi ed etichette, racchiude la vita dentro definizioni statiche. La vita si esprime in un processo in continuo movimento e le nostre parole possono essere testimoni di questo movimento.

La qualità del contatto con se stessi e con l’altro, l’abilità nel riconoscere le proprie emozioni e il linguaggio per esprimere sentimenti, bisogni e richieste (non pretese!), sono il frutto di un apprendimento prezioso della Comunicazione Empatica Nonviolenta O.S.B.R. (osservazioni, sentimenti, bisogni, richieste). Secondo il modello Marshall Rosenberg.

I sentimenti e i bisogni dentro le parole che diciamo: comunicazione empatica non violenta | Marzia Zunarelli -psicologa

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Siamo soddisfatti del modo in cui comunichiamo? Riusciamo a farci intendere così come vorremmo? Riusciamo ad intendere l’altro nelle sue intenzioni? Il linguaggio che abbiamo imparato è ricco di giudizi ed etichette, racchiude la vita dentro definizioni statiche. La vita si esprime in un processo in continuo movimento e le nostre parole possono essere testimoni di questo movimento.

La qualità del contatto con se stessi e con l’altro, l’abilità nel riconoscere le proprie emozioni e il linguaggio per esprimere sentimenti, bisogni e richieste (non pretese!), sono il frutto di un apprendimento prezioso della Comunicazione Empatica Nonviolenta O.S.B.R. (osservazioni, sentimenti, bisogni, richieste). Secondo il modello Marshall Rosenberg.