L’uomo legge il mondo attraverso le lenti dell’esperienza. Quando siamo bambini, gli strumenti che abbiamo, per quanto siano grezzi, acerbi, incompleti, li spingiamo al massimo per trovare un senso al mondo che viviamo e in cui tutto è sconosciuto, tutto è sempre nuovo.
Uno dei compiti più importanti che si assumono le figure di riferimento nei vari contesti in cui vive il bambino, è quello di favorire la lettura e la decodifica di ciò che accade dentro e fuori di lui.
In questo senso la fantasia costituisce una chiave di ingresso nel mondo interiore del bambino. L’immaginario costituisce un campo da esplorare illimitato, un mezzo attraverso cui il bambino viene coinvolto dalla possibilità di sperimentare percorsi e di adottare soluzioni alternative mettendo, attraverso la dimensione onirica, una distanza di sicurezza dalla paura di fallire.
In questo senso, la fiaba rappresenta un luogo dalle molteplici possibilità e può rappresentare un ponte per favorire l’esplorazione e la conoscenza del mondo. Un luogo che, condiviso con l’adulto in un gioco di reciproci scambi, offre un’occasione per crescere insieme.

Alessandra Caternì