Psicologia ed economia: un intreccio virtuoso

Seppur psicologia ed economia siano considerate discipline appartenenti alla medesima Area Umanistica, esse adottano approcci molto diversi allo studio dell’uomo e delle dinamiche decisionali che scandiscono la sua vita.
L’economia classica è basata sulla teoria dell’Homo Oeconomicus, secondo la quale l’essere umano sarebbe amorale, guidato dall’interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali e mosso dal principio di razionalità.
La psicologia, invece, ha osservato l’uomo dal punto di vista dei modelli mentali, delle motivazioni, delle emozioni e dei limiti nell’applicazione del principio di razionalità che risiedono dietro le scelte umane.
Una differenza così importante ha creato ovviamente diffidenze e critiche reciproche.
L’economia rimprovera alla psicologia la mancanza di una teoria generale, strutturata e coerente;
mentre la psicologia rimprovera all’economia una teorizzazione che tiene poco conto delle emozioni, dei sentimenti, della soggettività e, soprattutto, delle dinamiche imprevedibili che caratterizzano i processi decisionali dell’uomo, sia esso un singolo individuo o parte di un gruppo.
Modelli economici innovativi come il microcredito, l’imprenditorialità sociale e la sharing economy rappresentano un terreno di mezzo in grado di riconciliare le diverse posizioni disciplinari di economia e psicologia. In particolare il microcredito, che consiste nell’erogazione di piccoli prestiti concessi sulla fiducia e senza garanzie reali a persone svantaggiate ed escluse dal sistema bancario tradizionale, investe sulla creatività dell’individuo, stimolando la persona a sviluppare le sue potenzialità. Ciò può portare al raggiungimento di obiettivi importanti e tradursi nella genesi di un senso di valore, di autostima e di orgoglio.
Questi sono fattori che giocano un ruolo importante nell’eziologia di alcuni disturbi mentali caratterizzati proprio da una serie di condizioni psicologiche che impediscono il pieno sviluppo della persona sul piano individuale, relazionale e sociale.