Ansia, Panico e Fobie in tempo di covid: “Davvero se sto a casa mi sento meglio?”

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Incontro tenuto dalla Dott.ssa Licia Vicinelli, consulta la scheda professionale

Tratto sempre i disturbi d’ansia in Robe da Matti poiché in Terapia Breve Strategica, la mia specializzazione, abbiamo dei protocolli di intervento altamente efficaci in tempi brevi. Quest’anno però, a seguito dell’emergenza attraversata, ci sono state manifestazioni peculiari degli stessi disturbi.

A quanto ho potuto osservare, una grande parte di coloro che soffrivano già da prima del covid di ansia generalizzata, attacchi di panico, fobia sociale e addirittura paura di malattia, contaminazione o contagio, paradossalmente, sta meglio.

Evitare per decreto

Queste persone hanno beneficiato nell’immediato dei decreti restrittivi poiché dispensate dalle incombenze quotidiane o sociali per loro spaventose. Sono state invitate e legittimate a fare ancora di più quello che le rassicura: stare in casa, disinfettare tutto, defilarsi dai luoghi affollati, evitare di guidare, prendersi una pausa dalla frenesia ansiogena della vita quotidiana ecc..

Evitare di affrontare ciò che si teme lì per lì dà sollievo ma a lungo termine fa peggiorare la paura. Se è prescritto per legge, però… e poi te lo chiede Conte….

Se sto a casa per paura è un rifugio, se sto a casa per obbligo è una prigione

Altro fenomeno frequente frutto del lockdown, le persone affette ancor prima del covid da un disturbo d’ansia, che si sentivano al sicuro nelle proprie mura domestiche, una volta obbligate a starci, hanno iniziato finalmente a percepire che il rifugio era diventato una prigione. E a desiderare di uscirne quanto prima.

Traumi e paure inedite

Se il covid ha causato “solo” ad alcuni traumi incancellabili, ha dato la possibilità veramente a tutti di costruirsi un disturbo d’ansia. Su tv, internet e social si trova tutto e il contrario di tutto….  La ricerca, vana, di informazioni rassicuranti e certezze rispetto a un virus sconosciuto o a una situazione economica imprevedibile, è un tentativo di controllo che fa perdere il controllo.

In sintesi l’incontro è indirizzato a chi:

  • soffre di ansia, panico, fobie e paura di malattia e ai loro famigliari che intendono aiutarli;
  • al momento si sente protetto nell’evitare tutto ciò che teme ma può iniziare ad “allenarsi” già da ora per gestire la situazione post-covid;
  • ha scoperto, durante il covid, di essere prigioniero già da prima e cerca ora gli strumenti per riconquistare un’esistenza libera dalle limitazioni della paura;
  • è terrorizzato dal virus stesso o lo teme nelle sue conseguenze sul futuro;
  • chi ha vissuto situazioni traumatiche e ne porta i segni.

In seguito alla conferenza o comunque nel periodo dal 2 Novembre al 2 Dicembre, è possibile richiedere un colloquio di consulenza gratuita al numero 3928532552 oppure compilando la richiesta al seguente link: https://liciavicinelli.com/richiedi-colloquio-online-gratuito/